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In occasione del 67esimo Filmfestival, mercoledì 1 maggio 2019 si è svolta nella sala della Caritro una tavola rotonda sulla montagna-terapia, “Montagna–terapia: una nuova proposta di cura” moderata da Luigi Festi, presidente della Commissione medica del Club alpino italiano. L’intento del convegno era valutare i progressi ottenuti negli ultimi due anni dalle tante iniziative spontanee nate in ogni parte d’Italia, con lo scopo di armonizzarle e coordinarle. La montagna-terapia deve essere validata e attentamente utilizzata, così come una qualsiasi terapia in ambito medico, valutando le indicazioni e i possibili benefici ma anche i possibili pericoli e le controindicazioni. I partecipanti hanno valutato i progressi compiuti per indicare le future prospettive di un trattamento terapeutico di enormi potenzialità, avendo presente l’interesse dei pazienti ma anche del sistema sanitario, che potrà contare su un supporto semplice nella sua complessità, in grado di mettere in risalto gli aspetti positivi, anche economici, di una buona nuova medicina.

Anna Montagna terapia al Trento Festival 2019

IL TRENINO DEL BERNINA BANNER 600

In particolare Anna Torretta, guida alpina di Courmayeur, ha portato l’esperienza personale di assistenza al percorso riabilitativo di Eleonora del Nevo, scalatrice diventata paraplegica dopo un incidente in montagna, e della partecipazione al progetto “Prospettive sicure”, promosso dalla cooperativa L’esprit à l’Envers, in collaborazione con il Dipartimento di salute mentale di Aosta, per sostenere giovani adulti con disturbi mentali. «Ci sono stati risultati importanti – ha riferito Anna Torretta – Dopo le uscite escursionistiche e di arrampicata le ricadute e i ricoveri per i 18 partecipanti, nove ragazzi e nove ragazze tra i 16 e i 28 anni, sono scesi in maniera rilevante. L’11 maggio al palasport di Courmayeur è in programma un seminario a margine del progetto con tre laboratori. Con Gnaro Mondinelli, presente anche lui alla tavola rotonda, abbiamo chiesto che alle guide alpine sia fatta formazione specifica per rapportarsi con disabili psichici e fisici, da includere nei futuri crediti formativi». Il presidente generale del Cai, Vincenzo Torti, ha annunciato che il Cai è riuscito a estendere l’assicurazione per gli infortuni anche agli iscritti diversamente abili.

Sabato 4 maggio, dalle 9 alle 12, nella sala Anna Proclemer del Teatro sociale di Trento in via Oss Mazzurana 19, è invece la volta del convegno della Società italiana di medicina di montagna che quest’anno analizza le ricadute dei cambiamenti climatici sulla salute dei frequentatori della montagna. Un intervento è dedicato alla presentazione di terraXcube, il nuovo strumento dell’Eurac di Bolzano per simulare le condizioni climatiche più estreme della Terra e offrire il contesto in cui svolgere nuove sperimentazioni.

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