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E’ finito in tragedia il sogno di Fredrik Ericsson, tornato in Pakistan per tentare di scalare il K2 e diventare il primo uomo a scendere il gigante del Karakorum con gli sci ai piedi.

Il 35enne svedese secondo le prime ricostruzioni sarebbe precipitato per oltre 1000 metri dal Colle di Bottiglia, a quota 8.350, mentre era impegnato nell’assalto alla seconda vetta più alta della terra con Gerlinde Kaltenbrunner, alla ricerca del suo 14esimo Ottomila per diventare la prima donna a compiere l’impresa senza l’ausilio di bombole d’ossigeno. L'austriaca ha abbandonato subito l'ascesa dopo l'incidente fatale al compagno di cordata avvenuto questa mattina.

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Pare che all’origine dell’ennesino dramma consumato sul K2 ci si stato un rempentino peggioramento delle condizioni climatiche. Ericsson, sciatore estremo che nel 2009 aveva provato l’ascesa degli 8.611 metri con l’italiano Michele Fait, morto in quell’occasione anche lui a seguito di una caduta, aveva già pianificato di ripetere la sfida in autunno anche sull’Everest.

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