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L’iraniano Esmaeel Monsef vince con “Oyan” il Grand Prix Conseil de la Vallée della XIIIma edizione del Cervino Cinemountain – Festival Internazionale del Cinema di Montagna. La giuria, composta da Mario Dalmaviva (tra i fondatori del film festival di Cervinia), Joel Conroy, Eileen Hofer, Gabriela Kuhn e Lucio Pellegrini, gli ha assegnato il premio per la maniera delicata e complessa con cui l’opera affronta il tema doloroso dell’assenza, lasciando spazio a molteplici interpretazioni e affidando il messaggio alle immagini pittoriche. Una grande partecipazione di pubblico ha caratterizzato gli ultimi giorni di proiezione di un’edizione caratterizzata da un’alta qualità delle pellicole in concorso.  Domenica 8 agosto il gran finale, in collaborazione con l’Association Amis des Batailles de reines, è stato dedicato alla vacca, quest’anno scelta per interpretare logo delle magliette e manifesti.

Il Premio Festival per il miglior Grand Prix dei Festival 2009/2010  è andato a “Carmen meets Borat” dell’olandese Mercedes Stelenhoef, già vincitrice del festival della Lessinia 2009. Si tratta della testimonianza di come un intervento esterno, il set di un film, possa stravolgere la vita di una comunità: il documentario restituisce dignità umana ai protagonisti reali, contro le apparenze della fiction. Una menzione speciale è stata riservata al film vincitore a Trento 2010, “Himalaya, le chemin du ciel” di Marianne Chaud per la delicatezza dell’approccio e per il rispetto nei confronti di una cultura diversa e dei suoi rappresentanti. 

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“Mount St. Elias” di Gerald Salmina si è aggiudicato il premio “Montagne passion”. Le splendide immagini coinvolgono lo spettatore nell'impresa sportiva portata avanti con determinazione dai protagonisti.
Il film rumeno “Obcina” del tedesco Björn Reinhardt ha vinto il premio “Vie de montagne” per la capacità di capire e rappresentare le numerose problematiche di una famiglia in bilico tra isolamento e dure condizioni di vita in montagna e l’avanzare della modernità.

Il premio “Montagne Toutcourt” è andato a “Alone on the Wall” di Peter Mortimer e Nick Rosen, racconto della vertiginosa scalata free solo della parete nord-ovest del Half Dome da parte di Alex Honnold.
Il premio Cai per il miglior film d’alpinismo è stato assegnato a  “L’ultima battaglia delle Alpi” di Roberto Cena e Fabio Canepa che hanno affrontato il delicato tema dell’insolita alleanza tra partigiani e repubblichini contro i francesi sul punto di invadere la Valle d’Aosta nell’ultimissima fase della Seconda Guerra Mondiale.
Infine il premio “Ecomountain” dell’Assessorato Territorio e Ambiente è stato vinto da “Shaman Tour” della francese Laetitia Merli per l'ironia e la leggerezza con la quale viene denunciato il rapporto tra i turisti e gli autoctoni in Mongolia. Il pubblico ha invece premiato “Crossing the Himalaya” (Irlanda, 2009, 49') di John Murray che racconta la lunga e impegnativa traversata di una famiglia di pastori nomadi e dei loro yak attraverso l’Himalaya, lungo un tragitto pieno di insidie e di pericoli.

L’organizzazione del Festival è curata dal Comune di Valtournenche e dall'Associazione Culturale Strade del Cinema con la collaborazione della Presidenza del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta e il sostegno dell’Assessorato al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti della Regione Autonoma Valle d'Aosta, Fondazione CRT, Compagnia di San Paolo, Banca Popolare di Milano, CVA, il Club Alpino Italiano, Fiat e Sony.

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