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Mentre gli Svizzeri di Zermatt progettano di costruirsi un altro “quattromila” allungando il Piccolo Cervino con la piramide di vetro e acciaio alta 117 metri, (progetto approvato e avviato alla fase di realizzazione), la Valle d’Aosta pensa a un'area di tutela nella zona del Monte Rosa e del Cervino.

In effetti pochi sanno che il Cervino è stato più volte oggetto di “attacchi”. Amé Gorret a fine Ottocento contrastò con successo il progetto svizzero di un trenino a  cremagliera fin sulla cima della Gran Becca e negli anni Cinquanta il parlamentare valdostano Paolo Alfonso Farinet intervenne contro la costruzione di una funivia che, nel progetto dell’ingegnere torinese Dino Lora Totino, doveva costituire il prolungamento della funivia del Fürggen fino sulla vetta del Cervino, dove avrebbe dovuto essere costruita una struttura ricettiva e una stazione meteorologica.

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La proposta dell’area tutelata è stata al centro di un incontro svoltosi il 23 novembre 2006 tra il presidente della Regione, Luciano Caveri, l'assessore all'Agricoltura e Risorse naturali, Giuseppe Isabellon, i sindaci dei Comuni di Ayas, Giorgio Munari, Gressoney-La-Trinité, Max Comune, Gressoney-Saint-Jean, Aldo Comé, Valtournenche, Giorgio Pession e il presidente della Comunità montana Monte Cervino, Domenico Chatillard.
"Va tenuto conto – ha spiegato il presidente Caveri – che le norme che disciplinano i parchi regionali sono da recepirsi nell'ambito della legge quadro nazionale, e questo fa riflettere su una serie di limiti, che sono senza dubbio da prendere in seria considerazione, soprattutto per quanto riguarda le zone antropizzate". Una delle ipotesi discusse oggi ha riguardato la creazione di uno spazio transfrontaliero d'intesa con il Canton Valais. "Per il momento – ha aggiunto Caveri – ci limitiamo a una fase di approfondimento, lavorando in un'ottica di studio scientifico  d'intesa  con  i  Comuni".

Per l'assessore Isabellon "non si tratta di un percorso facile e l'incontro ha voluto essere anche un approfondimento sulle problematiche derivanti dalla realizzazione di un'area di tutela, che non può prendere in considerazione solo i coinvolgimenti di tipo emozionale e ideologico”.
Certo non sarà facile mettere insieme idee di protezione e idee di sviluppo turistico. In una recente intervista al settimanale valdostano “La Vallé” il sindaco di Valtournenche Giorgio Pession si è detto di primo acchito favorevole all’albergo pressurizzato in cima al Piccolo Cervino,  trattandosi di una montagna già caratterizzata dalla stazione di arrivo di una funivia e da una galleria per il passaggio degli sciatori, a ridosso del Plateau Rosa, ampiamente utilizzato per lo sci. Tuttavia ha ammesso che “Altro sarebbe ipotizzare una costruzione sul Cervino”.

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