Select Page

Se si può farlo al mare, perché non in montagna? Devono aver pensato pressappoco questo gli autori della prima edizione della Guida Bianca, che raccoglie e classifica le migliori 210 località montane delle Alpi e dell’Appennino italiano.

Dopo la Guida Blu sulle località balneari, Legambiente e il Touring Club Italiano hanno dato alle stampe questa nuova guida, che premia oltre alla qualità naturalistica dei luoghi di montagna anche le politiche delle amministrazioni locali che meglio hanno saputo coniugare sviluppo economico del territorio e salvaguardia dell’ambiente.
Non è strano quindi che nelle prime posizioni non si ritrovino le note località sciistiche, ma realtà che stanno puntando su progetti legati allo sviluppo sostenibile del territorio.

La top ten della montagna a "cinque stelle" è formata da Cogne (Ao), Ceresole Reale (To), Baceno-Alpe Devero (Vb), Braies (Bz), Racines (Bz), Funes (Bz), Rabbi (Tn), Forno di Zoldo (Bl), Pietracamela (Te), Caramanico Terme (Pe).
Ceresole Reale, comune del Parco Nazionale del Gran Paradiso, con un punteggio di 8,36 si è piazzata al quinto posto fra le migliori località a “cinque stelle alpine”. E' un piccolo borgo montano della Valle Orco a circa 1.500 metri s.l.m. con appena 160 abitanti, molto conosciuto in Provincia di Torino sia per la presenza dell’omonimo lago, bacino artificiale per le centrali elettriche della zona, sia per il collegamento stradale con il Pian del Nivolet, stupendo pianoro a più di 2.500 m di quota dove anche ad agosto è possibile incontrare nel loro habitat naturale camosci, stambecchi e marmotte.
Per inciso, la “vincitrice” della classifica, Cogne – Valle d’Aosta – è anch’essa nel Parco, con un punteggio di 9,52.

Le motivazioni che hanno portato Ceresole Reale a questo riconoscimento sono innanzitutto legate alla bellezza dei luoghi, ma anche ad alcune decisioni che hanno visto impegnati l’Ente Parco e gli amministratori locali. In particolare, il progetto “A piedi fra le nuvole” che nei week-end della stagione estiva blocca l’accesso al Nivolet agli autoveicoli privati, sostituiti con un servizio di navette; un ottimo esempio di mobilità dolce che andrebbe implementato.

Nei  primi posti della classifica anche l'Alpe Devero, sui monti dell'Ossola (Piemonte) ai confini con la Svizzera. Una vera e propria oasi incontaminata delle Alpi, con sentieri per camminare e ciaspolare, itinerari scialpinistici, un paesaggio da fiaba alpina e nessuna automobile nei paraggi (nemmeno il minimo rumore).
Per chi fosse interessato la Guida Bianca (250 pagine a colori, 18 euro) è disponibile in libreria.

 

Share This