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Il libro Medicina e Salute in Montagna (Hoepli edizioni, euro 22,90), che ha avuto un meritato successo nella prima edizione, esce ora rivisto con alcune aggiunte e curiosità, derivate, come ha sottolineato l’autrice, «dalla frequentazione di convegni nazionali e internazionali, utili e stimolanti per l’aggiornamento».

L’approccio sicuro alla montagna implica una buona conoscenza della geografia, della meteorologia, dell’abbigliamento, dell’alimentazione e dell’allenamento necessari e infine delle principali malattie derivanti dalla frequentazione dell’ambiente montano in genere e dell’alta quota in particolare, per poterle prevenire o saperle riconoscere e curare tempestivamente.

Il testo affronta quindi le caratteristiche del clima di montagna e le risposte dell’organismo alle mutate condizioni ambientali (freddo, minor disponibilità dell’ossigeno, maggiore irradiazione solare ecc.), le differenze nelle capacità di esercizio tra la bassa e l’alta quota, il mal di montagna nelle sue varie forme, la preparazione, l’allenamento e l’alimentazione per affrontare sia la gita di un giorno sia trekking e ascensioni lunghi e impegnativi. Alcuni capitoli sono dedicati alla possibilità di frequentare la montagna da parte di persone portatrici di malattie croniche, come diabetici, cardiopatici, broncopneumopatici e altri ancora e le attenzioni da riservare alle donne in gravidanza, ai bambini e agli anziani.

L’ultimo capitolo “Cosa fare se…” affronta una miscellanea di situazioni particolari, dai morsi di insetti e vipere ai fulmini al trattamento delle vesciche, tra i disturbi più frequenti che colpiscono gli escursionisti, fornendo piccoli, ma preziosi, consigli. L’appendice tratta dell’adattamento genetico all’alta quota di uomini e animali, quali i tibetani, gli yak e l’oca indiana, uccello che durante le migrazioni raggiunge rapidamente quote intorno ai settemila metri. I capitoli sono inframmezzati da curiosità che rendono la lettura piacevole anche per i non addetti ai lavori e il linguaggio, pur essendo sempre rigoroso, è volutamente semplice affinché il libro sia fruibile da tutti.

Annalisa Cogo è professore associato di Metodi e didattiche dell’attività motoria all’Università di Ferrara. E’ tra i soci fondatori della Società italiana di medicina di montagna, di cui è stata presidente per due mandati, ed è alpinista e scialpinista. La prefazione del libro è stata curata da Maria Antonia Sironi che racconta alcune esperienze personali in alta quota.

testo di Oriana Pecchio

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