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Dodicesima edizione, quest'anno, per  “Lo Spettacolo della Montagna”, il Festival di Teatro e Accadimenti tra Cultura e Spettacolo che dal 14 luglio all'11 agosto animerà, con i suoi spettacoli, le piazze, le certose, le fortezze, i castelli, i cortili e le borgate della Valle di Susa e della Val Sangone.

Il Festival propone al pubblico momenti di spettacolo dal vivo dove predominano la varietà e la contaminazione dei linguaggi espressivi, attraverso un percorso multidisciplinare fatto di “spettacoli teatrali” ed “accadimenti” che intrecciano suggestivamente la letteratura, la storia, la filosofia, il cinema, la cultura del gusto ed i beni culturali del territorio; un patrimonio di storia, cultura, integrazione e intrattenimento , per chi crede ancora che lo spettacolo dal vivo non sia solo una spesa, ma un investimento per il benessere socio/culturale di ogni singolo abitante.

In programma un mese fitto di appuntamenti: l’inaugurazione musicale del festival, il 14 luglio alle 21:30 nel Centro Storico di Susa, è affidata allo spettacolo “musical-cabarettistico” dell’ Orchestra di Ritmi Moderni Arturo Piazza. Prosegue il programma festivaliero nella piazzetta della borgata Foresto di Bussoleno con lo spettacolo “Rapsodia per giganti”, della compagnia svizzera Trickster Teatro, un duetto per trampolieri con enormi personaggi d’altri tempi, che attraverso la danza e la musica danno vita a suggestioni sottese tra mito e fiaba.

In occasione dell’anno, dedicato dall’Unione Europea, alle Pari Opportunità, il festival volge la sua attenzione al mondo femminile e alle sue storie: la prima donna in scena è l'attrice-autrice Lorenza Zambon in “Primo corso di giardinaggio per giardinieri anonimi rivoluzionari". Anche a Bruzolo sono proposte delle storie al femminile con due monologhi firmati da Luigina Dagostino e Mariella Fabbris nello spettacolo “Il Filo di Arianna”. Nella piazza della Chiesa Vecchia di Almese viene presentato lo spettacolo delicato e commuovente “A perdifiato: ritratto in piedi di Tina Merlin”  con Patricia Zanco, che narra l’autobiografia della giornalista/scrittrice, in un viaggio della memoria dall’infanzia alla resistenza, fino all’impegno nella società, ed al lavoro nel giornalismo.

Nel centro storico di San Didero la celeberrima Mara Baronti consacra la serata alle “Storie sulla malignità delle donne e sulla loro malizia”: storie di donne perfide dalle “Mille e Una Notte”, dalla Bibbia, dalle tradizioni di tutto il mondo per scoprire, delle donne, la genialità, l’intelligenza, e l’ironia. Come ideale conclusione di questo viaggio di esplorazione della tematica femminile, il pubblico è invitato all‘appuntamento con una “donna d'altri tempi”: Henriette d'Angeville, interpretata dalla attrice-danzatrice Mariapaola Pierini, narra la sua incredibile ascensione al Monte Bianco nel 1838, un'impresa ritenuta impossibile che sancisce la nascita dell'alpinismo femminile. Lo spettacolo “Paradis”, prodotto dalla compagnia Onda Teatro, viene allestito per l'occasione nel centro storico di Chiomonte.

Spazio anche al teatro musicale con lo spettacolo teatral-musicale “Habitat” di Onda Teatro, che affronta con leggerezza ed ironia i temi dell’ambiente attraverso tre dialoghi su presente, passato e futuro; mentre il trio The Incredible Jashgawronsky Brothers presenta lo spettacolo/evento teatral-musicale “Broom, brush, crash”.

Sono presentati durante il festival due eventi di particolare suggestione legati alla cultura religiosa e alla tradizione del territorio: lo spettacolo di teatro e musica “Le Frontiere del Cielo” a cura di Ensemble Galinverna e Ensemble Casablanca, e “Calici Di Vini” a cura di Onda Teatro, un evento teatrale che partendo dal tema del vino, che ha ispirato poeti e scrittori di ogni epoca, esplora la letteratura e la cultura locale del gusto.

Come di consueto il festival si conclude nella borgata Mocchie di Condove: lo spettacolo presentato è “Storia del gallo Sebastiano”, di Serra Teatro, tratto dall'omonimo racconto della scrittrice Ada Prospero Gobetti (moglie di Piero Gobetti), e scritto negli anni ’30 durante un suo soggiorno estivo con i nipoti proprio sulle montagne della Val di Susa. Dopo il debutto nel 2006, il festival porta questo spettacolo per la prima volta proprio nella valle che è stata fonte di ispirazione per la scrittrice.

 

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