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Era il 1970: Reinhold Messner scala, insieme al fratello Gunther, il suo primo ottomila, raggiungendo la vetta del Nanga Parbat, la nona montagna più alta del pianeta. Durante la discesa, però, ormai quasi fuori dalla parete Diamir, Gunther scompare travolto da una valanga.

Al dolore di Reinhold si  aggiunge, ben presto, il sospetto del capo spedizione, che accusa lo scalatore altoatesino di aver abbandonato il fratello nei pressi della vetta. Per far fronte a queste accuse, Messner pubblica subito il resoconto della spedizione, ma le polemiche non si sopiranno fino al 2005, quando i resti di Gunther vengono ritrovati proprio ai piedi del versante Diamir della montagna.

Razzo rosso sul Nanga Parbat è la riedizione aggiornata della cronaca di quei drammatici eventi e vuole mettere la parola fine alla sequela di polemiche ed accuse che si sono trascinate per oltre trent’anni, come è sottolineato dalle parole dell’autore: “Le falsità che sono state partorite a proposito della spedizione del 1970 sono già motivo sufficiente perché io mi senta costretto, oggi come allora, a prendere una posizione. Benché il contratto della spedizione lo vietasse espressamente. Oggi la situazione è cambiata.”

InfoLibro
Reinhold Messner
RAZZO ROSSO SUL NANGA PARBAT
Corbaccio Editore
Pagine: 306    
Prezzo: € 18,60                                                                                                         

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