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Un’altra discesa da brividi per la coppia in snowboard Davide Capozzi, di Courmayeur e Julien Herry, guida alpina di Chamonix, questa volta insieme alla guida alpina di Courmayeur Francesco Civra Dano. La scorsa domenica 10 maggio sono scesi lungo la parete nord del Pain de Sucre, (3.607 m), nel massiccio del Monte Bianco, per la cosiddetta Voie Originale, affrontata in salita per la prima volta nel 1931.

Le vie lungo la la parete nord del Pain de Sucre

«La parete nord del Pain de Sucre è un luogo mitico che ha fatto la storia dello sci estremo del Monte Bianco. – spiega Davide Capozzi – La prima discesa con gli sci lungo questa parete è stata opera di Pierre Tardivel il primo giugno del 1990 con due calate in corda doppia. Da allora, diverse sono state le ripetizioni, probabilmente una decina, ma gran parte di queste discese si sono svolte lungo la variante inferiore (linea gialla) della via originale di salita. Solo nel 2009 Andreas Fransson insieme ad Arne Backstrom e Tobias Granath scesero lungo la variante superiore (linea verde) con una calata in corda doppia per accedere al “Pain de Rideau”».

La discesa della parete nord del Pain de Sucre

Già nel 2013 Davide Capozzi con Julien Herry e Luca Rolli aveva affrontato questa bella e impegnativa discesa lungo la “classica” variante inferiore. Ma da quel momento la loro attenzione si era spostata sulla possibilità di scendere dalla Voie originale (linea rossa), dalla quale si accede direttamente alla cima del Pain de Sucre. Negli ultimi due anni la parete è stata in condizioni, ma mai nella parte alta della Voie Originale. Quest’anno un insieme di condizioni meteo particolari ha fatto sì che la parete fosse condizioni di innevamento incredibilmente buone. Grazie alle informazioni date da due talentuosi sciatori di Chamonix che avevano disceso la variante inferiore, i tre decidono di provare la discesa dalla Voie Originale.

Da sinistra Davide Capozzi, detro Francesco Civra Dano e a destra Julien Herry

Il racconto della giornata. Partendo dal rifugio Cosmiques alle 4 del mattino intorno alle 7 sono arrivati all’ingresso della discesa. «Il canale d’accesso è sormontato da una meringa spaventosa, Francesco scava per creare un varco, per riuscire a vedere il canale iniziale: la neve non sembra bella e l’esposizione è totale! – continua Davide Capozzi – Installiamo una sosta, Francesco decide di calarsi con ramponi ai piedi e verifica le condizioni della neve: dura e rigelata. Julien ed io calziamo lo snowboard e anche noi per questo primo tratto ci assicuriamo con la corda, arriviamo sopra l’unico risalto roccioso, una calata di 30 metri e finalmente possiamo iniziare la nostra discesa. Tutta la prima parte della via avviene lungo un canale esposto a est, la neve è ancora dura ma abbastanza sciabile, è incredibile vedere che stiamo sciando esattamente dalla parte opposta rispetto a dove avevamo sciato nel 2013. Entriamo nel Pain de Rideau, la neve non è delle più facili, spesso ci ritroviamo su una crosta dura ricoperta da neve invernale. Le pendenze sono sostenute, sempre. Arriviamo al passaggio di misto con cui terminano le difficoltà della discesa, un passaggio delicato su un tratto ghiacciato dove non c’è spazio per nessun errore. Finalmente siamo nel pendio finale che, sebbene ripido, ci permette di goderci un po’ di più la bella neve primaverile».

Pain de Sucre (3607 m.) – Face nord, Voie Originale
Dislivello: 500 m.
Esposizione: Nord-Est
Difficoltà: 5.4 E4
Pendenza: 50°

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