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I protagonisti della seconda missione fotografico-scientifica del progetto "Sulle Tracce dei Ghiacciai", da poco conclusasi, racconteranno ai giornalisti la loro avventura e i risultati scientifici e fotografici ottenuti.  L'appuntamento è poer giovedì 3 novembre 2011, alle ore 14:30 presso la sala conferenze di Via Vigna Murata, 605.

Quattro ghiacciai principali esaminati, venti fotografie di confronto realizzate dalla medesima prospettiva di quelle ottenute dai primi pionieri oltre centoventi anni fa, numerose paline ablometriche posizionate, due data logger installati, tre ricognizioni in elicottero, due anni di studi preliminari e di organizzazione logistica e oltre un mese di attività sul campo. Questi i numeri della spedizione “Caucaso 2011”, la seconda del progetto “Sulle Tracce dei Ghiacciai”.

A pochi giorni dal termine della spedizione, possono essere già evidenziati i primi risultati del lavoro eseguito, sulla base dei confronti fotografici e delle osservazioni scientifiche effettuate: i ghiacciai della catena del Caucaso mostrano forti arretramenti delle loro fronti, nonché sensibili perdite del loro spessore, come ad esempio il ghiacciaio Chalaat, che ha perso 200 m di spessore e la cui fronte è arretrata di oltre 3 km.

Partecipano alla conferenza:

  • Claudio Smiraglia, glaciologo di fama internazionale, già Presidente del Comitato Glaciologico Italiano, professore all’Università Statale di Milano;
  • Stefano Urbini, ricercatore INGV; Riccardo Scotti, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Geologiche e Geotecnologiche dell’Università di Milano Bicocca;
  • Fabiano Ventura, presidente dell’Associazione Macromicro, fotografo, alpinista e ideatore del progetto.

"Sulle Tracce dei Ghiacciai" è un progetto che, mettendo insieme un team di scienziati, fotografi e alpinisti, ripercorre, in 5 spedizioni, i luoghi ambientali più significativi del Pianeta confrontando le immagini storiche con quelle attuali ritratte dallo stesso punto geografico e realizzando prelievi sul campo e indagini di laboratorio. L’obiettivo è quello di osservare il comportamento dei principali ghiacciai montani della Terra per comprendere gli effetti dei cambiamenti climatici su questi sensibili indicatori e contribuire così alla tutela del nostro patrimonio ambientale.

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