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Villach, nel  cuore della Carinzia, è una cittadina circondata da laghi e monti, ubicata a pochi minuti dalla frontiera italiana di Tarvisio e a due passi dalla Slovenia. Grazie a questa sua posizione risente dell’influsso mediterraneo, non soltanto per le condizioni climatiche, ma anche per l’architettura e lo stile di vita dei suoi abitanti. La storia della cittadina carinziana è molto antica, parte dal Neolitico passa attraverso i Celti e ai Romani, che vi costruirono la strada imperiale “Santicum romana” che da Aquileia si dirigeva verso nord. Ancor oggi a Warmbad-Villach si possono ammirare resti di questa antica via commerciale, con solchi di carri incisi nella roccia. E’ nell’anno 878 che compare per la prima volta il nome di “Uillah“, citato in un documento di donazione di un ponte sulla Drava. Poi Maria Theresia imperatrice d’Austria che riguadagnò alla casa d’Asburgo queste terre acquistandole dai signori di Bamberg, Napoleone e le due guerre mondiali.

I laghi di Villach

Oggi Villach, è diventata certamente la città più vivace della Carinzia, e anche grazie al boom artigianale, industriale e tecnologico si è guadagnata il soprannome di “capoluogo nascosto”. Per fare una visita alla città il luogo ideale da dove iniziare è il ponte sulla Drava, che ha rappresentato per secoli un passaggio d’importanza strategica. Dal ponte si vedono le due sponde, divenute una vera e propria oasi per ciclisti, skater ed amanti delle passeggiate. E dove fra le particolarità c’è la pietra medievale della gogna, venuta alla luce nel 1959 durante i lavori di rimodernamento del ponte. Nel centro storico si trovano abitazioni borghesi di varie epoche, restaurate con gusto e che nei secoli hanno via, via realizzato gli stretti vicoli che lo caratterizzano, in parte sormontati da costruzioni, in parte sostenuti da archi a sesto acuto. Musei e mostre completano l’offerta culturale della cittadina che, nei mesi di luglio e agosto, nel moderno Congress Center di Villach si anima di grandi avvenimenti sinfonici e teatrali. Oltre al “Festival dell’Estate Carinziana”, che si tiene ormai da quarant’anni e si è meritato una vasta fama a fianco dei festival di Salisburgo e di Bregenz.

Il centro storico

Ma Villach è anche laghi, sponde pianeggianti adatte ai bambini, spensierata atmosfera da spiaggia. Un posto perfetto dove rilassarsi dopo una gita a piedi o in bicicletta. Ben nove incantevoli specchi d’acqua balneabili sono disponibili per praticare windsurf, immersioni subacquee o sci nautico. Tra gli sport più trendy il parasailing, wakeboard, stand-up-paddling. Anche sui fiumi della zona turistica di Villach ci sono tante cose da fare. Per esempio ammirare il verde intenso delle acque della Drava da bordo del battello turistico, oppure scivolare in canoa attraverso gli ambienti fluviali o lungo la pista ciclabile. Pura avventura è anche solcare in kayak le acque scintillanti del fiume Gail.

Per scoprire il gusto di pedalare si può andare nella zona del lago di Faak, all’Alpe Gerlitzen o sul lago di Ossiach, qui è il terreno che determina il livello della sfida, con ripide salite e discese velocissime. Per i principianti e i mountain biker più tranquilli sono a disposizione itinerari meno faticosi, mentre i mountain biker allenati possono affrontare il “3-Länder-Tour”, il giro dei tre Paesi, un tracciato molto vario di 81 chilometri che attraversa la catena delle Caravanche, il passo Jepzasattel e raggiunge Kranjska Gora, quindi i laghi di Fusine in Friuli, Tarvisio e lungo il tracciato della Ciclovia Alpe-Adria rientra al lago di Faak.. Lungo i numerosi percorsi a piedi è anche possibile scoprire gli aspetti gastronomici del luogo, sul “Kostale Weg” all’Alpe Gerlitzen, per esempio, in tutti e tre i rifugi toccati dal sentiero viene servito un assaggio  di “Kostale”, una porzione ridotta di quella specialità della casa per cui ogni rifugio è famoso: i tortelloni carinziani “Kärntner Kasnudeln” al rifugio Pöllinger Hütte, la bistecca di manzo alpino al Neugarten Almseehütte e per dolce il famoso strudel della Gipfelhaus. Dopodichè.

Villach, trekking sui monti

Meta ideale per tutti gli amanti del green è il campo da golf a 18 buche Schloss Finkenstein, situato tra Villach e il lago di Faak, i sei laghetti, oltre ad abbellire il paesaggio, costituiscono una sfida per il gioco. Ogni buca dispone di sei battute. La residenza “Schloss Finkenstein” dà il nome al campo e conferisce alla struttura un’atmosfera nobile e signorile, l’edificio ha circa 200 anni e oggi ospita la club house e il ristorante. Presente anche una scuola di golf con un team qualificato per la preparazione sportiva.

Quando il freddo dell’inverno arriva tutta Villach sembra specchiarsi nel verde scuro della Drava. La vista spazia sui tetti innevati, sulle cime dei campanili e sullo sfondo maestoso delle montagne dove, dal lago di Ossiach, grazie ad una comoda cabinovia si sale fino al’Alpe Gerlitzen, la zona sciistica per eccellenza della Carinzia, qui, grazie ai moderni impianti per l’innevamento artificiale si può sciare da novembre a metà aprile su 25 piste di ogni livello, dal principiante al professionista, serviti da 15 impianti di risalita, con 12 accoglienti rifugi e 12 webcam. L’altra zona sciistica nei dintorni di Villach è Il monte Dreiländereck, al confine fra Austria, Italia e Slovenia, nella catena delle Caravanche, si tratta di uno sci molto familiare, con 17 chilometri di piste, una seggiovia a tre posti a sganciamento automatico e 7 skilift. L’ideale per famiglie, sciatori tranquilli e principianti. Per i bambini è a disposizione un asilo sciistico con appositi impianti di risalita, tapis roulant, piste a misura di bambino e un “Kinderpark” con servizio baby-sitter. Una pista da slittino lunga ben otto chilometri e 10 chilometri di piste da sci di fondo completano l’offerta. Ma Villach agli amanti dello sci nordico offre anche, nel parco naturale del Dobratsch, un favoloso itinerario per il fondo lungo cinque chilometri oltre all’emozione di salire con le pelli e le proprie forze sulle montagne più belle della zona, sul Verditz, sul Mittagskogel e sul Dreiländereck. e scendere in neve fresca. Per fondisti più tenaci invece c’è il Villacher Alpenarena, dove si può praticare sia il salto con gli sci, che lo sci di fondo su una pista da gara internazionale lunga 5 chilometri, illuminata e con impianto di innevamento.

Sulle piste del Gerlitzen

Per chi ha la passione per i pattini invece, cuffia, guanti, pattini e… buon divertimento, nel cuore della Carinzia il pattinaggio è una parte irrinunciabile dell’inverno, come il gelato per l’estate. I laghi della zona, il Silbersee, il Vassacher See e l’Aichwaldsee, sono perfetti, qui, gli esperti dell’Associazione Carinziana Pattinaggio controllano le condizioni del ghiaccio e aprono l’accesso ai laghi solo dopo un attenta verifica. Se poi il clima decide di non collaborare, i pattinatori possono divertirsi comunque nel grande palazzetto del ghiaccio di Steindorf sul lago di Ossiach o in quello di Villach Stadthalle. Un’esperienza speciale sono i campi da pattinaggio all’aperto, tra cui quello davanti al municipio di Villach, soprattutto di sera, dove l’illuminazione suggestiva crea una magica atmosfera sul ghiaccio. Ma anche una bella partita di curling su uno dei numerosi campi messi a disposizione o un momento di relax alle KärntenTherme sui grandi scivoli, possono essere dei bei momenti da vivere in compagnia, da non perdere, nella valle di Bad Bleiberg, a poca distanza da Villach, le ThermenResort Warmbad-Villach dove si può nuotare nell’unica vasca termale austriaca realizzata direttamente sulla sorgente.


Herno 7 denari:
nuove performance per il classico bomber realizzato nel nylon più leggero al mondo: solo sette denari. L’imbottitura è un perfetto mix di piume – finissima piuma d’oca 95/5 a cui si è aggiunta la piuma tecnica – che rende il capo anche waterproof. Completa la performance il packing system.

 

 

 

 

 

 

Per la donna. Nuovo materiale riflettente, effetto gommato nei colori del metallo – rame, oro e silver per i piumini più glamour negli iconici modelli la cappa con collo a cratere e maniche a tre-quarti, la cappetta mezze maniche, la giacca dalla linea avvitata e il femminile bomber.

 

 

 

 

 


Le tappe precedenti del viaggio di Herno sulle Alpi:

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