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Sparsi ai bordi delle piste, i graziosi ristoranti tipici sono uno degli elementi più originali di Pila. Immersi nei boschi o adagiati sui pascoli innevati, i locali si distinguono per la ricercatezza dei menù e per l’ambientazione in stile valdostano, con un ampio uso di pietra e legno e la presenza di una ricca oggettistica tradizionale. I ristoranti sulle piste offrono tutti menù attinti dalla cucina valdostana e hanno cantine che sembrano fatte apposta per celebrare l’alta qualità raggiunta negli ultimi anni dai vini della Vallée.

Si possono gustare abbinamenti insoliti come le castagne con il profumato lardo di Arnad e la Mocetta (la carne salata e essiccata nei fienili) abbinati a castagne, miele e pane nero. Mentre fra i primi piatti sono le zuppe a farla da padrone: la classica Valpellinentze (verze, pane e fontina) è proposta accanto alla Seuppa de Vercuinno (a base di spinaci selvatici) o alla Zuppa dell’Alpeggio (orzo brillato cotto nel vino rosso).

Ogni locale ha la sua specialità. Alla Châtelaine, situata ai bordi dell’omonima pista, si può degustare il Camoscio in civet con polenta e la Tarte aux pommes con la Fiocca (torta di mele della bassa valle con panna fresca montata a mano al momento), mentre a Lo Baoutson (partenza della seggiovia Couis 2) prevalgono i piatti cucinati direttamente al tavolo come la Braserade, (minuscole fettine di carne cotte sul braciere), o la più classica  Raclette (formaggio fuso alla brace steso su un letto di patate lesse).

Il Rifugio La Baraka, all’arrivo della seggiovia di Chamolé, si distingue per la Souppe  l’oigne (stufato di verdure con salamelle) e grigliata di carne, mentre il piatto forte dello Chalet du Soleil è la Zuppa di porcini in crosta.
All’Hermitage, alla partenza della seggiovia della Nouva, servono la Vianda di djablo (la carne del diavolo), macerata in una salamoia di vino rosso, cipolla, ginepro e aromi e presentata a fettine sottili come un carpaccio. Ricche e sfiziose bourguignonne o la gustosa Pendue sono servite alla Maison de Jean, situato nelle vicinanze della scuola di sci.

Presso l’arrivo della telecabina Aosta-Pila, si trova lo Yeti, che, oltre allo stufato d’asino, al cervo coi mirtilli, alla sella di capriolo brasata, offre il dessert più povero e tipico, la Seuppa de l’Âno, a base di pane nero, vino rosso speziato e zucchero.
Sono certamente proposte ricche e appetitose (e un po’ caloriche, secondo la migliore tradizione alpina). Ma ricordatevi che a Pila avete 70 km di piste e un intero snowpark per smaltirle!
I locali sono aperti anche di sera e organizzano transfer in quota con le motoslitte. Per il rientro si può scegliere fra una passeggiata con le fiaccole o al chiaro di luna.

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