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Nel cuore delle Dolomiti bellunesi, tra le Tofane e il Cristallo, Cortina d'Ampezzo, che conta oggi circa 8 mila abitanti, è raggiungibile anche attraversando i suggestivi passi Falzarego, Giau e Tre Croci. Le sue origini risalgono a 200 milioni di anni fa, lo testimoniano numerosi reperti fossili. Tuttavia, il primo documento dove per parecchi secoli è stata chiamata 'Ampezzo', è una pergamena del 1156. Fino al 1335 il territorio rimase sotto i controllo dei Conti da Camino e, in seguito, fino al 1420 godette, insieme al Cadore, di un periodo di autonomia sotto la giurisdizione del Patriarca di Aquileia. Dopo il crollo del Patriarcato passò sotto il dominio di Venezia.

Nel 1511, l'imperatore Massimiliano d'Austria, entrò trionfalmente in Ampezzo e delineò il confine del suo impero tra Cortina e San Vito di Cadore. Cortina rimase sotto il controllo austriaco per ben 400 anni, precisamente fino al 1915, anno in cui in seguito alla Prima Guerra Mondiale, passò sotto l'allora Regno d'Italia. Dal punto di vista turistico anche Cortina, come la maggior parte delle “perle di Herno” viene scoperta intorno al 1860 dagli austriaci e dagli inglesi.

Da allora sono state sviluppate 3 aree sciistiche, la Ski Area Faloria Cristallo Mietres, 24 piste (5 nere, 11 rosse, 8 blu) per un totale di 44 km, tra cui la Pista Vitelli, una tra le più panoramiche delle Dolomiti bellunesi, Mietres perfetta per i principianti e bambini e il Monte Cristallo da dove parte la pista più tecnica di tutto il comprensorio del Dolomiti Superki, la Pista Staunies, che nel primo tratto arriva a un 63% di pendenza. Ma anche freeride e Boulder. La Ski Area Tofana 37 piste (6 nere, 12 rosse, 13 blu e 6 verdi) per un totale di 47 Km, con le piste della Coppa del Mondo di Sci Alpino Femminile e per gli amanti della storia lo Ski Tour Olimpia sulle piste che hanno ospitato le Olimpiadi del '56. Oppure, fino ai 2.500m a Ra Valles della Tofana di Mezzo e poi, solo per sciatori esperti, la pista nera Vertigine Bianca. La Ski Area Lagazuoi 5 Torri 11 piste (5 rosse, 6 blu) per un totale di 29 Km, collegata al Passo Falzarego attraverso l’impianto Averau Troi. In pochi minuti di funivia, dal Passo Falzarego si raggiunge il Rifugio Lagazuoi 2.500m. da dove si possono ammirare la Marmolada, il gruppo del Sella, il Civetta, il Pelmo e le Tofane.  Un comprensorio sciistico quello di Cortina che fa parte del Dolomiti Superski, il carosello sciistico numero uno al mondo. 12 località, 450 impianti di risalita, 1.220 chilometri di piste con un solo skipass.

Riguardo lo sci nordico, anche qui, Cortina fa parte del carosello più grande d'Europa, il Dolomiti Nordic Ski, 1300 chilometri di piste immerse nella natura del Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo, istituito nel 1990, che si estende su un'area di 11.000 ettari, uno dei 4 parchi regionali del Veneto e anche qui, un solo skipass. Polo di riferimento il Fiames Sport Nordic Center, dove si snodano tracciati di varie lunghezze e difficoltà, dal campo scuola per imparare al percorso dell'ex ferrovia che ogni inverno  ospita gare internazionali come il Tour De Ski e la Gran Fondo Cortina Dobbiaco. Sul passo Tre Croci si trovano invece percorsi più tecnici che offrono a sciatori esperti varie deviazioni e lunghezze. Luoghi ideali dove sgranchirsi le gambe con l'opportunità di incontrare camosci e caprioli che, padroni di quei territori, spesso sfilano vicino al tracciato.

Ma Cortina non è solo sci, nella conca bellunese si possono praticare escursioni in motoslitta, oppure pattinare allo Stadio Olimpico del Ghiaccio, o, caschetto in testa si può fare un po’ di Go kart su pista ghiacciata. Per un pomeriggio o una serata diversa in alta quota invece, vengono organizzate discese dai rifugi con lo slittino. Anche la mountain bike si reinventa per la stagione invernale con il K-Track.. E in compagnia degli esperti conoscitori dei luoghi c’è anche la possibilità di ciaspolare di notte.  Infine, per chi ama il gusto del nuovo può cimentarsi con l’Ice trekking.

Durante l’estate le tre aree “magiche” sono sempre, quella del Faloria – Cristallo – Mietres, raggiungibili facilmente con gli impianti di risalita, da dove partono i sentieri per fare bellissime escursioni alla scoperta delle Dolomiti UNESCO e apprezzare i piatti tipici in uno dei numerosi rifugi di Cortina. Quella della Tofana, con le famose vie ferrate Punta Anna, che porta sulla cima della Tofana di Mezzo, e Lipella, e raggiunge la cima della Tofana di Rozes. A bassa quota non mancano percorsi di mountain bike e, da non perdere, per gli appassionati di downhill il nuovo bike park, con 500 metri di dislivello e 3 percorsi di diversa lunghezza e difficoltà. E il Lagazuoi 5 Torri Giau, l'area è interamente attraversata dalla famosa Alta Via delle Dolomiti, molto conosciuta anche dagli appassionati di arrampicata per le 5 Torri, la palestra di roccia più ampia della zona con le sue 108 vie tracciare e il Museo all'Aperto della Grande Guerra, con passeggiate in montagna tra trincee, forti e postazioni militari restaurati e visitabili. Molti sono i trekking in quota della zona, per ammirare paesaggi lunari e le magiche Dolomiti che all'alba e al tramonto si tingono del caratteristico rosa dell'enrosadira.

Cortina è sport d’alta quota ma non solo. Ci sono molte strutture dove è possibile esercitarsi, il Tennis Country Club Cortina con i suoi 5 campi esterni immersi nella natura e un campo coperto aperto tutto l'anno, o i tennis presso il Franceschi Park Hotel, lo Sporting Hotel Villa Blu e quello del Circolo Golf Miramonti, dove naturalmente ci sono le strutture dedicate al Golf, nove buche in un luogo mitico, dove fin dagli anni Trenta, si sono esercitati giocatori di tutto il mondo. Gli amanti di canna da pesca, ami ed esche invece, possono trascorrere una giornata particolare nei tanti laghetti alpini del territorio ampezzano. Il Lago di Pianozes, il D’Ajal, Lago Scin e lago Ghedina.

Ma, a Cortina, non manca certo la cultura: Il Museo Etnografico, dove all’interno si ha l’impressione di vivere in un’altra epoca. Il Museo Paleontologico che vanta una delle più consistenti raccolte di fossili oggi esistenti. L’Osservatorio astronomico  da dove si tocca il cielo con un dito! E poi i siti olimpici che propongono un ritorno al passato, sulle tracce della fiaccola olimpica. Anche la Chiesa Parrocchiale di Cortina è degna di nota, la costruzione attuale risale al 1775, e venne edificata sui resti della vecchia chiesa. L'edificio si compone di un'unica grande navata che si restringe in prossimità dell'altare maggiore, opera dell'artista Giovanni Muessak.

Cosa dire dello shopping cortinese? Sono circa 300 i negozi, tra gioiellerie e orologerie,  gallerie d’arte, e negozi di antichità e antiquariato. Oltre l’ormai storico Corso Italia, una delle più famose vie dello shopping nazionale, anche via XXIX Maggio tra negozi per la casa, sport, arredamento e botteghe artigiane e via Cesare Battisti, vera isola dedicata soprattutto al mondo sportivo. Il wellness è un altro momento speciale della Perla delle Dolomiti, considerata una beauty farm naturale, un mondo magico dove immergersi completamente, dimenticando i ritmi frenetici della città.

Rilassarsi tra le Dolomiti significa coccolarsi, dentro e fuori, all’aria aperta e nelle strutture dedicate alla cura del corpo affidandosi alle mani esperte di veri e propri professionisti del benessere e per la gola affidandosi alle proposte gastronomiche della Regina, vere tentazioni. Da quelle tradizionali fino alle varianti più originali e insolite. Il piatto più famoso e tipico è quello dei casunziéi, ravioli a forma di mezza luna che possono essere rossi, se ripieni di rape rosse, oppure verdi se ripieni di spinaci. Dal Tirolo Cortina ha ereditato i famosi canederli e gli spaetzel, gnocchetti verdi conditi con panna e speck. Per i più golosi non mancano mai strudel di mele e torte sacher, crostate a base di frutti di bosco, gelato con lamponi caldi e omelette con pastella di farina e uova, servite con marmellata di mirtilli rossi. A una proposta culinaria tanto vasta e gustosa si aggiungono le iniziative e i luoghi votati all’aperitivo e alla vita notturna nei celebri locali del centro e non solo. Un paradiso per tutti gli amanti della buona cucina e dell'intrattenimento.

Infine, un nuovo primato è arrivato all’ombra delle Dolomiti, alle pendici del monte Pomagagnon, in località La Vera, è stato allestito il vigneto più alto d’Europa, a 1.350 metri di altitudine. L’obiettivo è quello, di richiamare in montagna persone per risiedervi tutto l’anno, stimolando l’attenzione verso problematiche di tutela dei boschi e dei fenomeni idrologici, concependo il territorio non solo come meta di un turismo stagionale, ma anche come luogo da coltivare, fisicamente e simbolicamente, nelle aree oggi parzialmente o totalmente abbandonate.

Le tappe precedenti del viaggio di Herno sulle Alpi:



Herno, Collezione Donna Summer 2014
Versione estiva del piumino ultralight, 80gr di peso, per la cappetta dalla linea sciancrata in nylon con inserti in maglia elastica di ispirazione sportiva.

 

 

 

 

 

Herno, Collezione Uomo Summer 2014
Versione estiva del piumino ultralight, 80gr di peso, per il bomber realizzato in nylon e accessoriato da bande in maglia elastiche.

 

 

 

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