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Per chi ha mezza giornata a disposizione e vuole coprire un po’ di dislivello, questo è il trekking giusto: saliamo sulla cime del Monte Amiata !

Vi suggeriamo due punti di attacco:

  • il prato “Le Macinaie”
  • il prato del rifugio “Cantore”

Queste due località sono unite dalla pista di fondo della “Marsiliana-Sciovia Settebello” che presenta un percorso  con un impegno fisico sempre molto contenuto.

Per raggiungere la vetta, invece, la fatica aumenta a causa della pendenza sostenuta sull’intero dislivello (348 mt). In realtà si cammina per lo più tra fronde di castagni e attraversando estese faggete, i cui fusti mantengono il terreno pulitissimo.

Una delle stagioni più suggestive è l’autunno: le foglie secche di un marrone intenso creano una splendida alternanza cromatica con il grigio argenteo dei tronchi e dei massi erratici, mentre qua e là estese superfici di roccia o legno sono ricoperte di uno spesso strato di muschio su diverse tonalità di giallo e verde.

L’ombra è quindi garantita e il percorso confortevole, così che una volta in vetta abbiamo ancora la giusta riserva di energia per scegliere uno dei numerosi punti panoramici.

Amiata, il vulcano sconosciuto

L’Amiata, il vulcano sconosciuto della Toscana e montagna sacra per gli Etruschi, con i suoi 1738 mt domina infatti un territorio di sette comuni suddivisi tra la provincia di Grosseto e quella di Siena. Giunti alla piattaforma che sorregge l’imponente croce possiamo letteralmente far “volare lo sguardo”. Il colpo d’occhio è di quelli che si ricordano a lungo: campi coltivati, boschi e colline, si alternano 1000 mt più in basso per un’estensione di oltre 100 km, un panorama reale che supera l’immaginazione….

E nelle giornate particolarmente limpide, l’azzurro del Tirreno ci ricorda che la terra di Maremma non è solo agricoltura, butteri e cavalli di gran pregio, chi viene qui in vacanza puo’, in una stessa giornata, al mattino calcare le suole dei suoi scarponcini su un sentiero di montagna e in serata sciogliere la tensione muscolare di gambe e schiena con una nuotata nella baia di Talamone.

Noi, durante il w-end, ne abbiamo avuto solo un piccolo assaggio, ma l’Amiata è un territorio da esplorare sui numerosi versanti : a tutti gli escursionisti che vorranno attraversare i suoi boschi l’Ente Parco ricorda che ci si trova a camminare in un territorio di grande valore naturalistico e che racchiude un delicato ecosistema di vegetazione e fauna. Valgono quindi le importanti raccomandazioni di assoluto divieto di accendere fuochi, disperdere rifiuti o disturbare gli animali, mentre per la raccolta di funghi è d’obbligo dotarsi dell’apposito permesso.

La carta dei Sentieri

Per muoverci con cognizione di causa tra faggi e castagni possiamo consultare la “CARTA DEI SENTIERI”, una mappa precisa redatta dall’Associazione BookingAmiata (www.bookingamiata.com) che diventa un valido strumento per scegliere la passeggiata più adatta a noi. Tra i vari giri possibili segnaliamo “La Cipriana”: un anello di una dozzina di km per 240 mt di dislivello che puo’ essere percorso a piedi (3h 30min) o in mtb (1h 30min).

Per ulteriori informazioni rimandiamo alla medesima carta dei sentieri.

Contatti e informazioni:

www.visittuscany.com staff@visittuscany.com —-
www.bookingamiata.com (+39) 0564 959010
H3 Amiata —- (+39) 0564 959010
www.prenota-amiata.it (+39) 0564 959010
www.hotelfabbrini.com hotelfabbrini@yahoo.it (+39) 0577 779911
 

www.albergogeneralecantore.it

 

info@ilcantore.it

 

(+39) 0577 789789

 

 

 

 

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