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Angelo Bozzetti, (Aosta 1933 – Aiguille Noire de Peutérey 1967), fu guida alpina della società della Valpelline e operaio nello stabilimento siderurgico “Cogne” di Aosta. Distintosi per le grandi doti di arrampicatore, che esercitava quasi quotidianamente nelle falesie intorno ad Aosta, aveva ripetutamente prestato la sua opera nelle gite sociali della sezione di Aosta del C.A.I. Era legato da profonda amicizia alla guida alpina Piero Rosset, con il quale fece ripetutamente cordata nella realizzazione di nuove via di grande difficoltà. Da ricordare la direttissima alla parete sud ovest del Pic Adolphe Rey, il Triangolo Nero dell’Emilius, la diretta solitaria alla parete nord ovest del Ciarforon.
Con Angelo Pramotton realizzò nel febbraio del 1967 la prima salita invernale della via Ratti-Vitali sulla parete ovest dell’Aiguille Noire de Peutérey, ma trovò la morte nel corso della discesa lungo la via normale.

Ettore Bionaz,  (Bionaz 1939 – Mont Cerf 1985) fu personaggio noto in Valle d’Aosta sia come alpinista e guida alpina, sia come artista.
Le sue opere, di scultura e di pittura (alcune delle quali custodite dalla vedova, nel negozio di souvenir della frazione Chentre) rivelano un profondo radicamento nell’ambiente, il territorio del comune di Bionaz, in cui l’artista svolse prevalentemente anche la sua attività di guida alpina. Le annotazioni dei suoi clienti, moltissimi belgi e francesi, sui suoi libretti di guida, si riferiscono soprattutto ad ascensioni sulle cime di casa: Château des Dames, Dôme de Tsan, Tête de Valpelline, Mont Cerf, Mont Gelé, Becca d’Oren, Becca di Luseney, Dent d’Hérens.
Pioniere del soccorso nella Valpelline, aveva portato a termine ricerche e interventi impegnativi, quando i mezzi tecnici non erano diffusi e perfezionati come quelli odierni, ed era diventato uno dei primi conduttori di cani da valanga. Fu il primo gestore del rifugio del Crête Sèche, condotto attualmente dal nipote Daniele Pieiller.

 

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