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Aperta una nuova via nel massiccio del Monte Bianco, nel Cinque Maudit. A fine settembre, Enrico Bonino, aspirante guida alpina di Villeneuve, e Paolo Stroppiana hanno aperto “Rêve caché” sul Mont Maudit.

Come racconta lo stesso Bonino sul suo sito internet, a metà settembre durante l’ascensione della direttissima Baxter Jones al Maudit, aveva notato due linee di ghiaccio parallele che solcano lo sperone centrale. 

Corso a casa per cercare le relazioni in merito a quel possibile itinerario, fermamente convinto che qualcuno ci avesse pensato prima di lui, a sorpresa non ha trovato nulla. Alcune telefonate di verifica e poi ha chiamato l’amico Paolo per proporgli la nuova ascensione. 

Così il 29 settembre sono partiti con la mitica “prima” funivia per Punta Helbronner. Dopo aver superato la crepaccia terminale  hanno risalito un couloir incassato con tratti fino a 80 gradi di pendenza, per portarsi in una delle due goulotte, quella di destra, individuate da lontano.

Durante l’ascensione Paolo Stroppiana è stato colpito da un blocco di pietra alla gamba sinistra ma ha concluso la salita: in tutto diciassette lunghezze di corda, con qualche difficoltà, tanto che i due sono sbucati sulla cresta Kuffner e sulla spalla del Mont Maudit ormai al buio e hanno fatto ritorno nella notte, portandosi però a casa una “prima” di 700 metri di lunghezza classificata 5+ MR 4c.

Dopo il successo sul Bianco Enrico Bonino è partito per un trekking in Nepal nella valle del Khumbu, con l’intenzione di proseguire con un programma alpinistico che prevede l’ascensione di allenamento e acclimatamento del Lobuche Peak, di fronte all’Everest per poi tentare una via nuova su un altro seimila della zona, ma l’obiettivo rimane top – secret.

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