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Elévaz è un piccolo borgo del Comune di Pré-Saint-Didier, alta Valle d’Aosta, noto agli alpinisti perché fu il punto di partenza per una delle esplorazioni di Horace-Bénédict de Saussure al versante italiano del Monte Bianco. Nel 1774 e nel 1778, accompagnato da Jean-Laurent Jordaney (detto Patience) partendo da Elévaz, salì sul Mont Crammont , punto panoramico da cui la vista può spaziare quasi a 360 gradi sulle vette dei più famosi quattromila valdostani: Monte Bianco, Gran Paradiso, Cervino e Monte Rosa, oltre che sul Mont Fallère, sulla Grivola, sulla Becca di Nona e sul Mont Emilius.



De Saussure scrisse che le ore trascorse in vetta al Crammont «…sono certamente nella mia vita quelle in cui ho assaporato i maggiori piaceri che la contemplazione e lo studio della natura possono dare». In cima al Crammont nel 1880 fu costruito un rifugio, il Pavillon De Saussure, per permettere agli escursionisti di pernottare in vetta e godere del panorama all’alba, quando il cielo è più terso. Dell’edificio rimangono oggi solo i segni del basamento, ma la bellezza del panorama è immutata e il Crammont meriterebbe una maggior frequentazione, così come il piccolo borgo di Elévaz, poco cambiato nel corso dei secoli.



Proprio Elévaz è tra i venti borghi scelti dall’Unione nazionale Pro Loco d’Italia per dare il via ad un progetto di rivalutazione turistica dei centri minori. Descrizioni dei punti di interesse e degli itinerari storico-naturalistici del piccolo borgo alpino (solo 42 abitanti) e di altre diciannove località sono raccolte nella guida ”Il Turismo dei Sogni”, di recente pubblicazione, sintesi conclusiva del progetto ‘Aperto per Ferie’ che per due anni si é proposto come obiettivo l’individuazione, la valorizzazione e la promozione di tutte le risorse locali che possano costituire un’attrattiva turisticamente fruibile.



Di Elévaz viene sottolineata la bellezza delle vecchie case in pietra, gli stretti viottoli e i passaggi coperti che conducono alla cappella dedicata a San Defendente (costruita nel 1651), segnalata tra i punti di maggior interesse.

Oriana Pecchio







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