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La neve è arrivata, forse un po’ in ritardo, ma per lo scialpinismo finalmente la copertura è ottima: i classici itinerari primaverili nella Valle del Gran San Bernardo e in Valpelline sono in condizioni perfette.

Sono quattro i rifugi della Valpelline che offrono la possibilità di effettuare escursioni con gli sci su vette con panorami mozzafiato, dove è stata scritta la storia dell’alpinismo invernale.

Dal rifugio Nacamuli al Col Collon (www.rifugionacamuli.com info@rifugionacamuli.com tel. 0165 730047), uno degli itinerari più noti è proprio alla Punta Kurz, così denominata in ricordo del pioniere dello sci Marcel Kurz. Il Col Collon, a poca distanza dal rifugio, può essere una delle mete dal rifugio di Prarayer (www.rifugio-prarayer.it tel 0165-730040 rifugio 0165-730922 abitazione), punto di partenza anche per gli impegnativi Château des Dames e Dôme de Tsan.

Dal rifugio Aosta (www.rifugioaosta.it; info@rifugioaosta.it 0165.73.00.06 rifugio 0165.76.79.71 -abitazione dello staff) ci sono itinerari impegnativi, ma altamente appaganti: la Tête de Valpelline e la spalla della Dent d’Herens.

Infine dal rifugio Crête Sèche (www.rifugiocreteseche.it tel 0165 730030 rifugio; 3470330713) le possibilità sono molteplici: tra di esse le più note sono la Trouma de Boucs e il Mont Gelé.
Anche nella valle del Gran San Bernardo, non mancano begli itinerari, come quelli a partenza dall’antico Ospizio che in inverno offre, come è stato dalla sua fondazione, ospitalità a tutti coloro che si avventurano fin sul Colle sia dal versante italiano sia da quello svizzero, spesso più sicuro dal punto di vista dell’innevamento (+41/26 871153).

Per escursioni in sicurezza è comunque consigliabile affidarsi ai professionisti della montagna. Sul sito della Società delle guide della Valpelline www.guidevalpelline.com ci sono offerte per il mese di aprile e la possibilità di un contatto per itinerari personalizzati.

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