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Terminato il primo corso “Scoprire la montagna”, promosso dalla Fondazione Montagna Sicura di Courmayeur e dall’Unione Valdostana Guide di Alta Montagna con la partecipazione dell’Assessorato regionale per il Turismo e del Fondo Sociale Europeo e il supporto tecnico della Grivel di Courmayeur.

Mercoledì scorso 7 maggio nella sala conferenze della biblioteca regionale venti giovani valdostani hanno ricevuto l’attestato di frequenza del corso.  Il progetto era nato un anno fa con l’intento di avvicinare nuovamente i giovani alla montagna. «Un questionario distribuito nelle scuole superiori  della regione e ancora in corso di elaborazione fornisce il dato significativo che il 50% dei giovani valdostani tra i 14 e i 18 anni non è mai stata in un rifugio di montagna» ha rivelato Jean Pierre Fosson, direttore della Fondazione Montagna Sicura.

Un avvicinamento non fine a se stesso, ma con l’obiettivo di fornire competenze specifiche e prospettive lavorative. Il successo dell’iniziativa era stato immediato: ben 107 domande per soli venti posti e una necessaria, quanto difficile, selezione. Con le guide alpine, primo fra tutti  Arnaud Clavel, direttore tecnico del corso, i giovani hanno seguito un percorso formativo diviso in cinque moduli: arrampicata su roccia in falesia, alta montagna, teoria, arrampicata su ghiaccio e infine free ride – scialpinismo. Clavel ha ricordato con commozione il momento dell’ascensione in vetta al Monte Bianco dal rifugio dei Cosmiques, evento che ha rappresentato l’apoteosi del corso stesso.

«È stato importante far conoscere il territorio perché questi ragazzi possano poi tornarci ad approfondire ciò che hanno appreso» ha concluso Clavel. Il video che racchiude le esperienze dell’anno appena passato, prodotto in collaborazione con l’Eubage, ha trasmesso intatte le “intense emozioni” provate dai giovani allievi e ha evidenziato importanti valori, niente affatto secondari, emersi durante il corso: aiuto reciproco, affiatamento del gruppo, condivisione di obiettivi, “sfruttamento” al massimo del tempo a disposizione. 

Dopo la consegna degli attestati di partecipazione, Valentina Henriet, una delle quattro ragazze selezionate, ha interpretato il sentimento comune affermando: «Ci porteremo dentro tantissimo di questa esperienza e continueremo ad andare in montagna».

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