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La Val Camonica punta al rilancio passando per i sapori. E’ il messaggio sotteso all’Expo Sapori delle Valli Prealpine e del lago d’Iseo tenutosi a Darfo Boario Terme dal 14 al 16 ottobre 2005. La kermesse è stata ospitata al palazzo dei congressi ed impeccabilmente organizzata da Sycomor. Gli ingranaggi hanno girato come quelli di una macchina ben rodata, nonostante quella di quest’anno fosse “solo” la seconda edizione dell’Expo.



Taglio del nastro alle 18 del 14 ottobre alla presenza di numerose autorità, poi il percorso attraverso formaggi, vini, salumi di Valle Camonica e dintorni. Ottima la risposta del pubblico, sia in termini quantitativi (quasi 13mila visitatori contro i 10mila del 2004) che qualitativi. Tra una degustazione e l’altra, ingrediente aggiuntivo e percepibile dell’intera manifestazione, la volontà di puntare – molto e bene – sulla risorsa “sapori”, proprio per il rilancio a tutto tondo della ‘valle delle incisioni rupestri’.



Momento particolarmente interessante della tre giorni, non solo per addetti ai lavori, la tavola rotonda organizzata per la giornata di sabato (“Promozione e valorizzazione associata dei prodotti tipici: utopia o risorsa?”), a cui hanno preso parte molti degli attori che si spartiscono il palco della Valle: un’occasione, questa, per fare il punto della situazione ed interrogarsi sull’andamento di un’economia che pare stia trovando nei prodotti tipici e nella costituzione di cooperative l’ideale fulcro per una spinta evolutiva.



E’ stata infatti in questa sede ribadita la volontà/necessità di coesione tra le realtà produttive; la necessità di promuovere al meglio i prodotti del territorio. Ma tutto questo non senza tener conto delle problematiche ancora da risolvere affinché i vini, i formaggi, i frutti camuni riescano a farsi strada nel mercato che conta. Pare che l’unione faccia la forza: e di certo l’unione non manca. (a.b.)



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