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La 14a Dolomiti Superbike è stata una straordinaria festa della mountain bike internazionale. Dopo il Campionato mondiale marathon di sabato 5 luglio, il centro di Villabassa è stato nuovamente invaso da un battaglione  di Biker: stiamo parlando dei 3500 ciclisti che hanno preso parte, domenica 6 luglio, alla più dura corsa di mountain bike delle Dolomiti (e tra le più belle dell'arco alpino).

Alle ore 8.00 è partito il primo gruppo composto da 500 atleti. Tra loro anche il neo campione del mondo Roel Paulissen, la medaglia di bronzo Urs Huber e l'italiano Marzio Dehò. Alle ore 8.20, sotto la puntuale regia di patron Kurt Ploner, erano tutti partiti e già intenti ad affrontare i 57 km del giro "corto" o i 120 del lungo (con un dislivello pari a 3822 m).

Tra gli uomini la vittoria è andata proprio allo svizzero Urs Huber, giunto per primo sul traguardo del pittoresco paese pusterese in 4:57.25; secondo l'italiano Klaus Fontana di Valdaora (Alto Adige). A completare il podio ci ha pensato l'atleta della nazionale italiana Marzio Dehò.

In campo femminile successo per la trentina Elena Giacomuzzi (Val di Fiemme/Italia) che ha tagliato il traguardo dopo 6:02.49 ore, prima della svizzera Anita Steiner e della tedesca Sonja Fink (più 53.43 minuti).

La magnifica comunità dell'Alta Pusteria saluta così l'edizione 2008 della Dolomiti Superbike. Una rassegna che resterà nella storia della mountain bike alpina, per emozioni e colpi di scena. Un evento che ha assunto la dimensione di un grande raduno internazionale: tra montagne di rara bellezza e gente ospitale si è visto il più bel volto dello sport.   

Le dichiarazioni dei vincitori:

Urs Huber: "é stato semplicemente fantastico essere alla partenza oggi, dopo il grande successo di ieri. Lungo il percorso dominava un’atmosfera bellissima e mi sono davvero divertito. Il prossimo weekend sarò sulla griglia di partenza del Swiss-Bike-Masters e poi affronterò i campionati svizzeri. Oggi ho provato un paio di volte a staccarmi e prendere la volata, ma mi sono fatto male. Nella prima salita verso Prato Piazza mi sono tenuto in disparte e il gruppo di testa era ancora abbastanza numeroso. A Sesto ho raggiunto Marzio Dehò che a sua volta a Prato Piazza si era staccato da Johannes Schweiggl. A 5 km dal traguardo ho dovuto fare appello alle mie ultime riserve energetiche".

Elena Giacomuzzi: "Quest’anno mi sono davvero impegnata nella preparazione di questa gara e oggi è andato tutto bene. La Suedtirol Dolomiti Superbike per me è in assoluto la più belle competizione italiana di questo tipo. Attualmente la mia vita va a gonfie vele e un grazie va al mio compagno di vita che mi sostiene sempre, sia nella vita privata che nello sport. Sono una persona semplice e amo lo sport che in un certo senso mi scorre nelle vene. Una vittoria  mi procura una gioia così grande ed è un peccato che ieri io non sia stata convocata per gareggiare ai Campionati Mondiali con i colori della nazionale".

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