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Giornata di record quella di domenica 31 luglio a Daone, sulla parete d’arrampicata costituita dall’imponente diga Enel di Bissina, con una parete perpendicolare che i climber mondiali hanno scalato a velocità impensabili. Speed Rock, quarta prova di Coppa del Mondo di arrampicata “speed”, si è così svolto su un percorso di 26 metri (il più lungo al mondo per questa disciplina) e ha visto rapidamente intercalare record su record.



Tra le donne i pronostici erano tutti per la leader di Coppa del Mondo, tre vittorie su tre prove, la “zarina” Anna Saoulevitch, ma in gara c’era anche la campionessa del mondo, l’ucraina Olena Riepko che a Daone aveva già vinto nel 2003.



Nei quarti di finale emergevano le due russe Saoulevitch e Yurina. Anche la Riepko vinceva il confronto con la connazionale Tuzhylina, ma soprattutto, durante la sua prova, batteva il record (con 27’’,32’) stabilito lo scorso anno dall’indonesiana Hendrawati. Record di breve durata, perché proprio l’indonesiana, partendo con una grinta mai vista e un balzo felino al via e un ritmo indiavolato, finiva la sua prova in soli 26 secondi e 93.

In finale, riscatto della Riepko, medaglia d’oro.



Tra i maschi, già ai quarti l’arena era bollente, Vaytsekhonvski, il campione del mondo, batteva il suo “vice” Stenkovoi (UKR) e col russo passavano alle semifinali anche Oleksy, vecchio record di Daone, Soubbotine (RUS) ed il nuovo recordman nelle qualificazioni, Sinitsyne (RUS).

Poi le semifinali: Sinitsyne faceva fuori il connazionale Soubbotine, e Oleksy si prendeva il lusso di escludere il campione del mondo e capoclassifica di Coppa Vaytsekhonvski che, a sua volta, vinceva la “finalina” per il terzo posto.



Nella prima arrampicata della finalissima Oleksy, oltre a vincere la frazione si aggiudicava il nuovo record che polverizzava quello di Sinitsyne di sabato. Il nuovo tempo di riferimento è ora 16”84, e ciò significa che il polacco è salito sulla parete all’incredibile velocità di 5,85 km/h.



La seconda salita della finalissima era un po’ più lenta, la fatica si faceva davvero sentire. Olesky partiva a razzo e Sinitsyne a metà percorso si rendeva conto che non c’era nulla da fare e allentava la pressione. Il polacco vinceva così alla grande e per lui la vittoria si sommava al record.



Grande soddisfazione anche per gli organizzatori, che avevano rassicurazioni dal presidente della federazione italiana e di quella mondiale che anche il prossimo anno, probabilmente, Daone sarà la tappa italiana della Coppa del Mondo di arrampicata Speed.

fonte:www.newspower.it; foto: www.newspower.it



Info e classifica:

www.speedrock.it







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